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OGGETTO: Nota protocollo n. 13560 del 10.12.2015 (Avvicendamento nelle cariche fisse interpello anno 2016), reparto Femminile e varie.

La scrivente Organizzazione Sindacale, con riferimento a quanto indicato in oggetto, diffida la Direzione ad eseguire qualsiasi movimento o assegnazione di personale di Polizia Penitenziaria in posti non concertati o previsti dal PIL.

Per quanto concerne l’interpello anno 2016 per l’avvicendamento nelle cariche fisse, si apprende dal contenuto della nota in questione che vi è stato l’inserimento, quale ufficio destinatario di personale di Polizia Penitenziaria, l’Ufficio Segreteria, con mancanza di rispetto degli accordi vigenti.

    1. ci sono voluti anni per dare seguito alle direttive degli organi superiori (PRAP Palermo), quindi stabilire e concordare tutti insieme (OO. SS. e Direzione) che la Segreteria di Polizia Penitenziaria andava soppressa in quanto si trattava di compito amministrativo e che andava gestito da personale del Comparto Ministeri. Accordo raggiunto e sottoscritto da tutte le OO. SS nella nuova determinazione del PIL, reso esecutivo dall’Ordine di Servizio n. 65/14 dell’1.08.2014, che sancisce di fatto la soppressione dell’Ufficio Segreteria, demandandone l’organizzazione ed il funzionamento alla segreteria degli affari generali di competenza di personale del comparto ministeri, con l’indicazione che l’Assistente capo ivi assegnato sarebbe stato rimosso nel più breve tempo possibile e comunque fino a quando non avrebbe provveduto a smaltire tutto l’arretrato in carico. La citata decisione ha comportato ANCHE la rimozione dall’incarico di Coordinatore dell’Ufficio Segreteria Pol. Pen. dell’Ispettore Carlo MOTTA, considerato “UN DI PIU’” in quell’Ufficio.

    2. Orbene, non solo l’Ufficio Segreteria non è stato mai soppresso, ma, voci di corridoio, sperando che non siano assolutamente vere, vorrebbero che codesta Direzione abbia già deciso di incrementare il personale da 1 unità a 2 unità di Polizia Penitenziaria.

    3. Tale decisione UNILATERALE provoca risentimento, in quanto estremamente grave, per la mancata convocazione delle OO. SS., decidendo autonomamente l’organizzazione del lavoro.

    4. Tutto ciò che tratta l’organizzazione del lavoro deve essere concordato con le OO.SS. Se deve esserci il ripristino dell’Ufficio Segreteria di Polizia Penitenziaria, codesta direzione deve reinserire nel medesimo Ufficio il precedente vincitore d’interpello (Carlo MOTTA).

Da parecchio tempo, il personale di Polizia penitenziaria Femminile, lamenta cattiva gestione del servizio e del personale (turni di servizio particolari a scapito di altre, assegnazione di medesime soggette sempre allo stesso posto di servizio).

A tutt’oggi prevengono alla scrivente O.S. grosse lamentele sull’organizzazione dei servizi, mancata rotazione, equa distribuzione di turni notturni e festivi ed inoltre si lamenta che alcune esigenze di servizio del personale vengono attenzionate, mentre di altro meno gradito vengono disattese, creando enormi disservizi sull’organizzazione giornaliera del lavoro (è accaduto un episodio gravissimo: un Sovrintendente Capoposto è stato costretto a prendere le chiavi in mano e dirigere personalmente il reparto, al fine di consentire all’addetto di sezione di fruire della M.O.S.)

Per quanto sopra, la scrivente Organizzazione Sindacale, chiede immediata convocazione da parte della S.V. nel rispetto di quanto previsto dagli accordi e dalle norme vigenti.

Si resta in attesa urgente riscontro e si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Provinciale

UIL PA Penitenziari – Messina 

Francesco BARRESI

Allegati:
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