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“…al Dott. Piscitello è stato detto che noi non siamo contrari al regime aperto…” – ha dichiarato Veneziano -“…ma è impensabile attuarlo in queste strutture arcaiche senza tecnologia, in condizioni di sovraffollamento di detenuti e con la grave carenza di personale di Polizia. Inoltre è stato ribadito con forza , che non è prudente elargire benefici e agevolazioni premiali a quei detenuti che hanno dimostrato avversione verso le regole penitenziarie quindi contravvenendo al patto di “responsabilità”, quale prerogativa che doveva consentire di beneficiare del regime aperto. Per di più oramai è sotto gli occhi di tutti, che ogni giorno le carceri italiane emettano bollettini di guerra che raccontano episodi di aggressioni, violenza, suicidi, atti autolesionistici; è solo la Polizia Penitenziaria che con grande sacrificio, abnegazione coraggio si contrappone a questa “deriva gestionale buonista” voluta da una parte della politica e dell’amministrazione penitenziaria che sostanzialmente si è rivelata FALLIMENTARE; quindi per la UIL è giunto il momento di modificare profondamente le modalità del regime aperto, coinvolgendo i tecnici dell’area sicurezza e non solo quelli del trattamento...”

LEGGI IL COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE UILPA POLIZIA PENITENZIARIA SICILIA